Progetto Integrato Fusina – Impianto di depurazione di Fusina – Trattamenti Primari – Primo Lotto
Committente: VERITAS S.p.a.
Importo dei lavori: € 6.988.061,90
Servizio svolto: progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, CSP
Periodo del servizio: 2021 – 2023
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il Progetto Integrato Fusina (PIF) prevede di trasformare l’impianto di depurazione di Fusina, che tratta gli effluenti misti raccolti dalla rete fognaria di Mestre, Marghera e Mira e alcuni scarichi diretti provenienti dall’area industriale di Porto Marghera, in un centro di trattamento polifunzionale per tutti gli scarichi civili e le acque di prima pioggia di Mestre, Marghera, Porto Marghera e del Mirese, nonché per gli scarichi industriali di Porto Marghera.
Nell’ambito del PIF il presente progetto riguarda la razionalizzazione e l’ottimizzazione dei trattamenti primari del depuratore di Fusina, ed in particolare prevede:
- Realizzazione di una nuova sezione di grigliatura fine e dissabbiatura dimensionata per la portata massima affluente al depuratore in tempo di pioggia (12.000 m3/h). L’effluente dai nuovi pre-trattamenti in tempo secco e in tempo di pioggia, fino ad un massimo di 8.000 m3/h (2Qm) verrà inviato alle vasche di equalizzazione del depuratore di Fusina e successivamente sollevate a trattamento biologico dell’impianto.
- Le sezioni di grigliatura e dissabbiatura esistenti, in grado di trattare fino a 8.000 m3/h, non verranno demolite ma rimarranno funzionanti come trattamenti di soccorso ai nuovi pretrattamenti, in caso di parzializzazione per manutenzione, o potranno funzionare in parallelo ai nuovi pre-trattamenti;
- La portata affluente in tempo di pioggia che eccede 2Qm, pari a 4.000 m3/h massimi, dopo i pre-trattamenti di grigliatura fine e dissabbiatura viene inviata al trattamento di filtrazione primaria costituita da unità filtranti a nastro autopulenti ad elevata capacità di separazione dei solidi sospesi presenti nelle acque reflue. La filtrazione primaria è caratterizzata da ingombri ridotti e con una superficie utile complessiva di 27 m2 di filtrazione (n. 10 unità da 2,7 m2) è in grado di trattare la portata superiore a 4.000 m3/h e garantire la rimozione dei SST fino al 40%.
- La portata effluente dalla filtrazione primaria viene inviata un nuovo sollevamento finale equipaggiato con n. 3 pompe sommergibili idrovore da 375 l/s ciascuna che la inviano a fitodepurazione alla Cassa di Colmata A.
- L’alimentazione dell’impianto avviene in BT (400V) dalla cabina 200 del depuratore, con un percorso di circa 450 m. I cavi di alimentazione vengono alloggiati nel cunicolo esistente che corre lungo la recinzione Ovest del depuratore fino al limite della strada di accesso. Da qui viene realizzato un apposito cavidotto fino al punto di consegna all’interno dell’edificio filtrazione primaria.
- L’area di pertinenza dei nuovi trattamenti primari viene organizzata con propria viabilità e di una rete di fognatura che raccoglie le acque di lavaggio dei filtri primari, i flussi dai processi di compattazione del grigliato e di separazione sabbie nonché le acque pluviali che cadono sulle superfici impermeabilizzate e sui tetti degli edifici. La rete fognaria costituita da caditoie stradali e condotte di linea e convogliate ad una stazione di sollevamento locale equipaggiata con n. 3 pompe sommergibili che le recapita in testa al comparto di stacciatura fine.
Il progetto esecutivo architettonico ed impiantistico è stato implementato su modello BIM, LOD “D” (UNI 11337:4).